







Mario è stato recuperato in condizioni davvero critiche. Oltre alla denutrizione, è risultato positivo a fiv e felv ed era sporco, abbandonato a se stesso e pieno di lesioni in bocca tipiche della fiv.
Ci è voluto molto tempo per rimetterlo un po’ in sesto, anche se non si è mai ripreso del tutto.
Faceva parte del gruppetto dei nostri nonnini. Il suo sguardo era incredibilmente eloquente: vi si leggeva tanta sofferenza e stanchezza e tanto bisogno di affetto.
Mario adorava stare in braccio e strusciarsi. Amava il contatto e avrebbe meritato una bella famiglia e non l’abbandono nelle nostre campagne.
Per quel poco che abbiamo potuto fare, lo abbiamo curato e amato e speriamo che questi pochi giorni con noi siano stati un sollievo e una gioia, anche se non siamo stati una famiglia vera e propria per lui.
Mario ci ha lasciato il 5 agosto per un blocco renale per il quale non abbiamo potuto fare nulla. Ha lasciato un grande vuoto e non sarà mai dimenticato.

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